REATI PRESUPPOSTO – DECRETO LEGISLATIVO 231 / 01
Il decreto legislativo 8 giugno 2001 n.231, in attuazione della legge delega 29 settembre 2000 n.300, ha introdotto la responsabilità amministrativa dell’Ente per i reati commessi dai suoi amministratori, dirigenti o dipendenti nell’interesse e/o a vantaggio dell’Ente medesimo, segnando una svolta storica nell’ordinamento italiano in quanto con tale disciplina è stato superato il tradizionale principio societas delinquere non potest, sino ad allora assolutamente incontestato.
Il modello di responsabilità oggetto del decreto legislativo n. 231/2001 è improntato:
- sulla commissione di uno dei reati c.d. presupposto da parte di un soggetto inserito nella struttura organizzativa dell’Ente, nell’interesse o a vantaggio di quest’ultimo.
Clicca QUI per richiedere un PREVENTIVO personalizzato
Le fattispecie di reato possono essere comprese ad esempio tra:
- Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o dell’Unione Europea per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture (Art. 24, D.Lgs.n.231/2001-rubrica modificata da D.Lgs.n.75 del 14 Luglio 2020)
- Delitti informatici e trattamento illecito di dati (Art. 24-bis, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 48/2008; modificato dal D.Lgs. n. 7 e 8/2016]
- Delitti di criminalità organizzata (Art. 24-ter, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 94/2009 , modificato dalla L. 69/2015 e successivamente dalla L.n.236 /2016]
- Reati societari Art. 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001)
- Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro (Art. 25-septies, D.Lgs. n. 231/2001)
- Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonchè autoriciclaggio (Art. 25-octies, D.Lgs. n. 231/2001)
- Delitti in materia di violazione del diritto d’autore (Art. 25-novies, D.Lgs. n. 231/2001)
- Reati ambientali (Art. 25-undecies, D.Lgs. n. 231/2001)
- Reati tributari (Art. 25-quinquiesdecies, D.Lgs.n.231/01)
- Reato di contrabbando- diritti di confine (Art. 25-sexiesdecies, D.Lgs.n.231/01)
- Delitti tentati (Art. 26, D.Lgs. n. 231/2001)
- Reati tributari (Art. 25-quinquiesdecies, D.Lgs.n.231/01)
Per avere l’elenco completo dei REATI PRESUPPOSTO nel D.Lgs 231 del 2001 scarica questo PDF.
Clicca QUI per richiedere un PREVENTIVO personalizzato
LE SANZIONI
Le sanzioni a cui l’azienda o ente in genere potrebbe andare incontro sono particolarmente pesanti e applicabili anche in via cautelare:
- Sanzioni interdittive (interdizione, anche fino ad un anno per alcuni reati, dall’esercizio dell’attività; sospensione o revoca di autorizzazioni/ licenze/ concessioni; mancata ammissione a gare di fornitura della P.A.; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e revoca di quelli concessi; il divieto di pubblicizzare i propri beni o servizi, etc.)
- Sanzioni pecuniarie calcolate con il sistema delle quote variano in base al reato ed alla gravità della responsabilità dell’azienda
- Confisca del profitto del reato
- Pubblicazione della sentenza
Per avere l’elenco completo dei REATI PRESUPPOSTO nel D.Lgs 231 del 2001 scarica questo PDF.

Privacy, tutela dei dati personali e Modello 231/01: PrivacyControl e 231Control
Quando si parla di responsabilità e conseguenze da reato la prima domanda è: chi risponde? Un Ente o una persona giuridica può rispondere di un delitto commesso da un soggetto appartenente alla sua struttura organizzativa?

Il decreto di attuazione della Direttiva PIF: le novità
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. 14 luglio 2020, n. 75 di attuazione della direttiva (UE) 2017/1371 (la c.d. Direttiva PIF) relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.